domenica 28 settembre 2014

Just another day, just another salad

Questo tempo strano a cui é appeso il mio umore mi aveva ingannato. Ed anzi avevo già appeso le infradito al chiodo ed ero entrata nello spirito autunnale riaccendendo il forno per qualche idea che immagino avrò molto tempo di propinare...ma intanto questo fine settimana mi godo gli ultimi sprazzi d'estate, cercando di assorbire quanta più energia dal sole (e di crearmi un po' di vitamina D per l'inverno) e appollaiandomi al sole più che posso. Quanto all'umore, beh, quello dallo spirito autunnale non si é mai staccato e quelle rare volte in cui ho riassaggiato un po' di quel qualcosa che ricorda vagamente la spensieratezza é stato bruscamente frenato da qualche evento, memorandum che chi é come me non può star sereno. Perché se non c'è qualche problema fuori, a noi piace crearlo da dentro. Piccoli getti di veleno a ricordare il mio mantra "mai abbastanza".
Proprio ieri stava andando tutto bene, proprio ieri mi stavo caricando da sola "ma chi me lo fa fare a star così?  Cheiovogliouscirevoglioamarevoglioriderevogliofarekickboxingmanonpossoperchéorami
stendeancheunfilodiventoiochevoglioprendereamorsiquestavitaedivorarla...beh anche ieri, che era iniziata tanto bene mi è arrivato beffardo il solito pugno in faccia imprevisto. E lì per lì non sono riuscita a schivarlo...vi terrò aggiornati sull'evoluzione degli eventi, sperando che le cose bene perchè non è bello sentirsi dire dai propri genitori che non sanno più se credere alle mie parole. Ti fanno riflettere su quanto questo schifo sia andato avanti e ti mettono il tarlo su che razza di persona di me..a sia diventata per spingere MIA MADRE e MIO PADRE a non fidarsi di me, o meglio ad essere scettici sulla mia voglia di uscire dal buco in cui mi sono cacciata ed in cui sguazzo non molto allegramente da 5 anni.
Detto questo e tornando alla questione culinaria che risolleva un po' le sorti di questo post, voglio lasciare l'insalatona che mi sono pappata ieri sul tavolino che dà sul mare di casa mia. Come dicevo, le mie ricette da forno sono passate in secondo piano per approfittare, finchè si può, delle ultime pennellate di colore estive.
SUN-KISSED BOWL: 
Ingredienti per una SINGLE (serving):
- Insalalata verde mista
- una carota tagliata a julienne
- mezza barbabietola tagliata a julienne
- mezzo avocado (sì, new love of my life)
- qualche cimetta di broccolo ben lavata
- due manciate colme di mirtilli
- tempeh alla piastra (sugli 80 g diciamo?!?)
HEMP LIME DRESSING :
- un cucchiaino di semi di canapa
- un cucchiaio di olio evo
- succo di mezzo lime

Ovviamente, non indico il procedimento perchè non si tratta di altro che schiaffare tutto in una ciotola e di irrorare con l'emulsione, preparata mescolando vigorosamente lime ed olio e tuffandoci dentro i semi di canapa.

Eccoli qua, gli ingredienti tutti insieme...


..ed ecco qua dopo la "schiaffatura" nella ciotola!

A presto,
Zucchina

domenica 21 settembre 2014

Trovare la FORZA nelle piccole cose...



Trovare la forza nelle piccole cose…

Il motivo per cui scrivo questo post, del tutto improvvisato e che surclassa gli altri a cui avevo pensato è presto detto…voglio solo ringraziare le mie principal “amiche di blog”, le ragazze che forse hanno commentato con maggiore frequenza ma anche con maggiore empatia… dietro al mio ritorno sul blog c’è anche il suo zampino, lei che è stata fonte inesauribile di ricettuzze particolari, specialmente raw, lei che quest’anno è sbocciata e a cui auguro il meglio perché se lo merita. E poi ringrazio anchelei, che da ogni post lascia trasparire una leggerezza, una spontaneità che sono letteralmente una boccata d’aria fresca. E un pensiero anche a Letissia, che ogni tanto si è affacciata qui per vedere i pasticci culinari e non che combino. Hanno sempre avuto un pensiero di incoraggiamento e quindi a loro va un “GRAZIE” di cuore.
Sono questi piccoli gesti che fanno nascere un sorriso, che ti riscaldano il cuore e che ti fanno pensare che forse ne vale la pena, che non tutte le porte sono o saranno porte in faccia e che, sì, forse là fuori ci sono mille occasioni che aspettano di essere colte ed una vita, anzi una Vita che aspetta di essere vissuta.
E non si può affrontare granché se non si ha il carburante giusto, ecco qua un’idea che risolve il problema!
CHIA YOGURT PARFAIT:


Chia Pudding
¾ cup succo d’arancia non zuccherato
2 cucchiai di semi di chia
1 cucchiaio di agave (facoltativo)

per assemblare:
- Yogurt di soia bianco (o di riso o anche yogurt greco, se del vegan non ve ne frega una cippa!)

HOW TO:
Mettere il succo ed i semi di chia in una ciotola o in un bicchiere grande e mescolare. Lasciar riposare per 10 minuti, mescolando di tanto in tanto, fin quando i semi non avranno assorbito il succo ed il composto non avrà una consistenza viscosa e leggermente densa. (Volendo, si può fare il pudding la sera e lasciare in frigo tutta la notte).
E adesso assemblare! Versare un paio di cucchiaiate in un bicchiere, aggiungere uno strato di yogurt, uno di frutti di bosco, ancora un po’ di chia pudding e così via fino a raggiungere il bordo del bicchiere. Tocco finale: un’altra manciata di frutti di bosco.
Con queste quantità si ottengono due bicchieri di parfait!

Considerazioni:
Un po’ di notizie riguardo i semi di Chia! Questi piccoli semini “health-packaged” sono uno dei nuovi super alimenti provenienti dal Messico/Guatemala, dove si contano le coltivazioni più numerose della pianta da cui si ricavano, la Salvia Hispanica… i benefici per la salute derivanti dal loro consumo erano noti anche agli Aztechi, appunto CHIA significa “forza”! Praticamente sconosciuti ai più, una trentina di anni fa, un ricercatore nordamericano ha iniziato a compiere degli studi sulla S.Hispanica e da allora è uno dei principali portavoce dei benefici della chia..
Sono ricchi di calcio, magnesio, fosforo e manganese e sono una buona fonte di omega-3.
Sono pochi gli studi controllati che documentano a lungo termine che cosa significa inserire nella dieta di tutti i giorni questi semini scuri, ma suggeriscono soprattutto che potrebbero aiutare a…
  1. Rallentare la digestione e l’assorbimento dei glucidi, valido aiuto contro i picchi di glicemia dopo i pasti. Questo effetto sul livello di zuccheri nel sangue combatte l’insulino resistenza, dannosa per la salute da tutti i punti di vista.
  2. Assumere più fibra! 30 grammi di chia ne contengono ben 11 grammi.
  3. Assumere una buona quota di omega 3, presenti in una forma forse più disponibile rispetto a quella degli omega 3 dei semi di lino.
  4. Sono un pacchetto concentrato di proteine. Non so voi, ma da quando sono vegetariana/sulla via del veganesimo, stanno tutti a guardare quante proteine assumo!Se dico che in 28 grammi di semi di chia ci sono 4.4 grammi di proteine, li tengo a bada per un po’?!?! In più queste proteine sono ricche di Triptofano, un aminoacido che aiuta a regolare l’appetito, dormire e migliora l’umore.
  5. Last but not the least, pare che i semi di chia hanno fatto registrare un miglioramento della pressione sanguigna in un gruppo di diabetici, un miglioramento del profilo lipidico, con la diminuzione del colesterolo totale, del colesterolo LDL e dei trigliceridi (Cleveland Clinic).
A presto, la vostra Zu

domenica 14 settembre 2014

Io sono ancora qua... eh già!

Torno in silenzio, senza tanto fragore ed in punta di piedi dopo tanti mesi di assenza. Quando non sento mia una cosa, quando si viene a creare una situazione di stress, quando capisco che un progetto anzichè entusiasmarmi testimonia solo un risultato mediocre...ecco, io scappo. Sono la regina dell'incostante, proprietaria di mille quaderni iniziati e lasciati a metà ...
torno qui, dopo tanti mesi e guardo il mio blog come guardo ad un mio quaderno delle elementari, con un sorriso e con tanta tenerezza: adesso come allora, quello che traspare è l'immagine di una bambina, una bambina che con passo incerto si affaccia alla vita, timida, paurosa, con ancora tanta voglia di essere tenuta per mano. Ricordo che all'asilo non sono mai stata la bambina che piangeva nel tentativo di convincere la mamma a non lasciarla lì, non ho mai fatto capricci in tal senso. Anzi, devo ammettere che sono stata una bambina con le pa..e. Adesso invece sento sempre di essere di troppo, ho paura e continuo ad andare con il freno a mano tirato...e mi rendo conto che vivere così non è vivere...è solo un procedere di giorno in giorno, sfiorare la vita che altri vivono ed aspettare sperando che le cose cambino.
A distanza di mesi che non scrivo, tante cose sono cambiate tante altre sono rimaste le stesse..stessa ansia da prestazione, stesso sconforto, stessa tristezza, stesso peso-non peso, stessa paura di sbagliare, stesso senso di ineguatezza, stesso grigiore nello sguardo...tanta stessa paura di essere me stessa e vivere. Quello che è cambiato è che ho altri sei mesi di lavoro davanti a me, un viaggio negli USA alle spalle, un carico di ricette da voler replicare, un po' più di desiderio di andare in fondo alle questioni non risolte anche se ancora devo capire dove cominciare e come fare...
Dilungarmi ancora su questi punti e subito dopo aver ripreso in mano il blog mi sembra controproducente e sicuramente non è giusto nei miei e nei confronti di chi si affaccia in questo mio spazio...pochi a dire il vero, ma buoni!
Lascio solo questa ricetta, che sia di buon auspici per me e per voi... che Settembre sia carico di soddisfazioni e di propositi felici!
End summer pesto salad:

Shopping list:
BASE
- Orzo 10 minuti: 80 g
- Piselli spezzati e lenticchie gialle già cotte: 20 g
- un pomodoro dal grappolo di medie dimensioni
- un paio di pomodori oblunghi al forno *
PER IL PESTO DI RUCOLA E MANDORLE:
- 2 manciate colme di rucola
- una manciata di foglie di basilico fresco
- 10-12 mandorle
- succo di mezzo limone
- la punta di un cucchiaino di peperoncino
- 3 cucchiai di olio evo
- sale e pepe q.b

* (i pomodorini sono solamente il frutto dell'infornata di verdure della sera prima, per prepararli ho semplicemente tagliato a fette sottili i pomodori e conditi con olio, pepe ed un mix di maggiorana, rosmarino, timo ed origano. Li ho poi passati in forno per 20 minuti o giù di lì a 200°)
 

HOW TO:
Come la maggior parte delle mie ricette passate e probabilmente future, questa ricetta è a prova di dummies! Scaldare una pentola con acqua, portare a bollore e tuffarci l'orzo. Lasciar cuocere per 8-9 minuti, mescolando di tanto in tanto. Il tempo indicato sulle confezioni è sempre indicativo, consiglio di provare la durezza già a 8 minuti, io da parte mia tolgo sempre uno-due minuti alla cottura visto e considerato che le mie preparazioni sono quasi sempre per il pranzo del giorno successivo. In più sono una fan del "AL DENTE"!
Mentre l'orzo cuoce, passare alla preparazione del pesto. Mettere in un bicchiere o in una ciotola dai bordi alti le mandorle, il succo del limon, il peperoncino, sale e pepe ed iniziare a frullare. Aggiungere la rucola ed il basilico poco per volta, frullando prima un po' il tutto prima di passare alla manciata successiva. Questo aiuta ad ottenere un pesto più cremoso.
Quando il pesto è finito, sarà anche ora di scolare l'orzo. Per non prolungare la cottura anche dopo questo passaggio, io passo sempre lo scolapasta sotto l'acqua fredda. Ribadisco, non sono un'amante delle cose stracotte e "spangottate"!!!
Lasciar riposare per qualche minuto, giusto il tempo di tagliare a pezzettini il pomodoro fresco ed i pomodorini al forno.
A questo punto, unire orzo, piselli e lenticchie e condire con il pesto. Decorare con i due tipi di pomodori e servire... o fare come me, riempire la lunch box ed aspettare frementi di assaporare il tutto il giorno dopo!

Due considerazioni prima di salutare..
1. La prima nota è "tecnica", un consiglio per la preparazione del pesto: il basilico ed in genere molti vegetali a foglia verde tendono ad ossidarsi venendo a contatto con l'acciaio delle lame (in questo caso del mixer, ma è la stessa cosa anche nel tagliare l'insalata al coltello!). In più azionando il mixer o il frullatore, le verdure sono sottoposte a calore che tenderà a renderle di un colore non proprio rassicurante, ecco, per ovviare o per lo meno ridurre questo shock può essere utile tenere il bicchiere o la ciotola in cui si andrà a lavorare e il frullatore/mixer in frigorifero per almeno mezz'ora.
2. La seconda è più una giustificazione che ripete un concetto già espresso in questo post: se riesco a mantenere il proposito di continuare a pubblicare qui e quindi questa ricetta verrà seguita da altre, non aspettatevi foto da mozzare il fiato. Uno dei miei crucci maggiori, nonchè motivo di abbandono del post è il senso di inadeguatezza di fronte alle mie foto, ben poca cosa e mediocri rispetto a quelle che si vedono in alcuni blog che seguo e che "invidio" (in senso positivo). Anzi, non solo le mie foto non sono un granchè ma spesso e volentieri i miei tentativi ed esperimenti in cucina saranno fotografati direttamente dal pallore del mio contenitore del pranzo perchè, come penso abbiate capito, parto da casa la mattina e ci torno solo la sera per cena, se non dopo cena!


Un abbraccio,
la vostra (ritrovata) Zucchinetta